Personaggi Illustri
Informazioni sui personaggi che hanno inciso sulla comunità locale.
Giovanni Pizzullo.
Giovanni Pezzullo nacque a Regina, allora diocesi di Bisognano, nel 1534 da una famiglia di modeste condizioni economiche. Ebbe subito occasione di conoscere nel suo paese i Minimi del Convento di Tura della Regina. Nel febbraio del 1555 fu accettato nell’Ordine. Ordinato sacerdote si trasferì a Roma, dove operò soprattutto prezzo la Basilica dei Dodici Apostoli, mostrando come si potessero realizzare in concreto i principi della religione cristiana. Prima della sua morte e precisamente il 10 gennaio 1621, stabilì per testamento di assegnare tutte le sue cospicue sostanze in opere pie, istituendo i “Legati pii di don Giovanni Pizzullo”.
Ottavio Francesco Giuseppe Antonio Pignatelli.
Nacque certamente a Regina uno dei più illustri religiosi calabresi, papa Innocenzo XII, al secolo Ottavio Francesco Giuseppe Antonio Pignatelli.
Una testimonianza storicamente inoppugnabile è rintracciabile nel Registro Parrocchiale della Chiesa di S. Giovanni nella frazione Regina, nel quale, alla data del 21 gennaio 1626 è riportato quanto segue: “Ottavio Francesco Giuseppe Antonio Pignatelli figlio degli illustrissimi Signori Mario e di Maria Faustina Caracciolo Coniugi e Signori di questa terra della Regina è stato battezzato da me Don Orazio Siciliano, Arciprete e Rettore. Compare fu l’illustrissimo Signore Ottavio Pignatelli Juoniore insigne congiunto del Signor Mario, e figlio di Ottavio Pignatelli Seniore”.
Interessante la notazione a margine sinistro del foglio del Registro, nella quale si legge: “Fu Pontefice con il nome di Innocenzo XII nel 1691. Fu un Pontefice savio e Santo, abolì il Nepotismo, con una celebre Costituzione, trasse dalla venerazione del Pontificato anche agli Eretici. L’Arcip. Molinari di Acri ha notato la sua memoria”.
Discendente di una delle famiglie più nobili dell’aristocrazia meridionale compì i suo studi a Roma presso i Gesuiti. Abbracciata la carriera ecclesiastica si occupò dei problemi amministrativi dello Stato della Chiesa, diventando prima vicedelagato ad Urbino, poi governatore di Perugina.
Nel 1646 fu nominato inquisitore a Malta e, successivamente, nunzio apostolico in Polonia e a Vienna. Nel 1671 fu nominato vescovo di Lecce; divenne cardinale nel 1681 ed arcivescovo di Napoli nel 1687. Alla morte di Alessandro VIII fu eletto Papa.
Un illuminato atto di governo fu la Bolla del 1692 “Romanum decet Pontificem”, nella quale venne condannato il nepotismo papale. Importanti risultarono i suoi provvedimenti tesi ad impedire le vendite delle cariche burocratiche e della dignità ecclesiastica. Per migliorare l’amministrazione della giustizia fece costruire la Curia Innocenziana, oggi Palazzo del Motecitorio. Innocenzo XII ebbe molto a cuore la condizione dei poveri dello Stato della Chiesa, sforzandosi di avviarli ad attività lavorative nel’Ospizio Apostolico Lateranense e in San Michele a Ripa Grande. Sue furono pure alcune iniziative - solo parzialmente andate in porto - di restaurazione della disciplina monastica.
Abile diplomatico, Innocenzo XII riuscì a sanare i contrasti con Luigi XIV di Francia sulle franchigie e i diritti di regalia, dando inizio ad una politica filo-francese, che sostituì quella filo-asburgica, predominante fino ad allora. Morì a Roma nel 1700.